“Le Olimpiadi? Ci riproverò nel 2030”

sci - salti - pexels- fsi.it

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“Le Olimpiadi? Ci riproverò nel 2030.”: queste le prime parole di Rossetti dopo il KO e la rottura del crociato che la costringerà a saltare la stagione. Parole di fiducia, ma anche di consapevolezza: quella dell’attesa, ovvio. Prima del gran ritorno.

Al “Giornale di Brescia”, la slalomista gardesana ha voluto raccontare quelle che sono le sue prime percezioni dopo quanto successo in Val Senales.

Il responso è di quelli dolorosi, nel senso letterale del termine, ovviamente, e anche metaforico. Con la rottura di crociato e menisco del ginocchio destro.

Un Ko evidente, che le farà perdere di nuovo la grande occasione olimpica: lei che già non era riuscita ad esserci nel 2022, non può non pagarne il prezzo.

Emotivamente parlando e non solo. Tra meno di un mese il via di specialità a Levi: per l’Italia i punti di riferimento sono Peterlini, Della Mea e Collomb.

Colpo tremendo, e niente Olimpiadi

E’ stato un colpo durissimo da digerire, per lei e per  la nazionale in rosa e in primis per la squadra di slalom, che da anni è in attesa di una figura leader per tornare ad avvicinare la zona podio in Coppa del Mondo. Marta Rossetti, a partire da quella straordinaria rimonta di due anni or sono a Killington, con una top 5 che l’Italia non toccava dal 2017 con Chiara Costazza (ultima italiana ad aver vinto tra i rapid gates, nel 2007), nella seconda parte della scorsa stagione era a un passo dal top.

Condizione, convinzione, livello di performance altissimo: manche clamorose, a Saalbach la top 15 nella gara mondiale, ad Are l’8° (suo 2° miglior risultato in coppa) e la certezza di una continua ascesa per nuovi grandi step. E poi che cosa è successo? Come spesso succede, il classico incidente di percorso, letteralmente parlando.

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infortunarsi a certi livelli è dura – pexels- fsi.it

Infortunio inatteso, ora bisogna ripartire

Tutti di nuovo in stand by: il grave infortunio al ginocchio destro in allenamento sulle nevi della Val Senales: crociato anteriore e menisco mediale che saltano, addio alla stagione olimpica nella sua interezza e già, per i prossimi giorni, l’intervento chirurgico prima del classico lungo periodo di lontananza, che la porterà in pista solo nel 2026/27.

La ventiseienne di Puegnago del Garda era ed è il punto di riferimento del gruppo di coach Lorenzi, se si pensa che nel passato inverno gli altri migliori risultati erano stati un 14° posto per Lara Della Mea  ad Are dietro a Rossetti, un 15° per Martina Peterlini e poi Giorgia Collomb.