ULTIM’ORA – Prima casa, RIDUZIONE TASSE AL 2%: abbassamento drastico, la nuova imposta ti ‘costa’ davvero pochissimo I Proprietari felici come mai prima d’ora

Acquisto della prima casa - Fsi.it

Acquisto della prima casa - Fsi.it (Fonte Pexels)

Finalmente una buona notizia per chi desidera acquistare una prima casa: questo sgravio fiscale consentirà di abbattere notevolmente alcune voci di spesa.

Chi medita di acquistare casa si trova spesso di fronte a un autentico percorso a ostacoli, un dedalo di procedure burocratiche, gabole e spese inaspettate, spesso in grado di scoraggiare anche i compratori più determinati.

Tra mutui da ottenere – e qui già entriamo nel campo della fantascienza – tasse da calcolare, notai da pagare e mille documenti da firmare, il sogno di avere un tetto sopra la testa può trasformarsi in una maratona disseminata di formalità e grattacapi finanziari.

Oltre al prezzo dell’immobile, infatti, chi acquista deve affrontare una serie di oneri accessori che, sommati, pesano parecchio sul bilancio familiare.

Una di queste è senz’altro l’imposta di registro, una tassa che si paga allo Stato al momento dell’acquisto e che viene calcolata sul valore catastale dell’immobile. Una sorta di bollo, fortunatamente una tantum… ma che può gonfiare notevolmente il budget richiesto per l’investimento.

Imposta di registro: paghi anche per comprare

L’imposta di registro è una tassa che certifica il passaggio di proprietà di un bene, in questo caso un immobile. Si applica generalmente alle compravendite tra privati e, almeno fino a oggi, per la prima casa ammontava al 9% del valore catastale.

Una cifra non da poco, e che spesso poteva scoraggiare i più giovani, oppure gli acquirenti in ristrettezze economiche. Un ulteriore esborso extra, spesso non preventivato per poca conoscenza della burocrazia o del mercato immobiliare, e che era in grado di far desistere i meno abbienti. Oggi, però, qualcosa è cambiato: è comparsa la fatidica luce in fondo al tunnel.

Notaio - Fsi.it
Notaio – Fsi.it (Fonte Pixabay)

Imposta di registro minima per chi acquista la prima casa

Secondo quanto riportato da lanazione.it, nella nuova bozza di bilancio è prevista una riduzione drastica dell’imposta di registro, che passa dal 9% al 2% per chi acquista la prima casa.

Una svolta che potrebbe alleggerire notevolmente il carico fiscale per i nuovi compratori, facilitandone l’ingresso nel mercato immobiliare. Per fare un esempio concreto, su un immobile con valore catastale di 100.000 euro, l’imposta scenderebbe da 9.000 a 2.000 euro, se la matematica non è un’opinione. Ben 7.000 euro risparmiati, e che possono fare la differenza tra un sogno rimandato e le tanto auspicate chiavi in mano. Per usufruire di questa agevolazione, però, occorre non essere in possesso di altre abitazioni, stabilire la residenza nel Comune dove si trova l’immobile entro 18 mesi e la trattativa, infine, deve avere luogo tra privati. Mica male, no?