FIS, cambi all’equipaggiamento: modificate misure della tuta

snowboard tavola - pexels- fsi.it
Dopo quanto accaduto, in primi nelle gare femminili, al FIS stanno valutando un cambiamento ‘strutturale’ di sicuro impatto. Cambio di regolamento sugli equipaggiamenti, ecco cosa succederà.
Il Nordic Summer Festival è una sorta di sliding door di evidente peso: e i gravi infortuni a due big quali Eva Pinkelnig e Alexandria Loutitt hanno avuto un ruolo essenziale.
Per cosa? Complice anche la perdita, per la combinata nordica, e per tutta la stagione, di Haruka Kasai, è emersa l’urgenza di un cambio di rotta, se non epocale, quanto meno significativo.
Infatti, i dati “hanno evidenziato la necessità di apportare lievi modifiche al regolamento sull’equipaggiamento – si evince nella nota FIS dopo i meeting autunnali.
Di che cosa si tratta? Le modifiche riguardano le misure della tuta: più nel dettaglio nel merito della tolleranza relativa a quanto essa può essere più larga del corpo di un atleta.
Aerodinamica e non solo: cambiano le tute
In altri termini, la quantità di tessuto libero della tuta da salto che può essere a contatto con l’aria durante il volo va rivista, reinterpretata e modificata: migliorando l’aerodinamica. Questo il vero e grande obiettivo. Fino a questo momento, le tute da uomo e da donna dovevano essere tra 2 e quattro cm più larghe della circonferenza corporea del performer, e questo per ciò che riguarda qualsiasi punto del corpo.
Il Comitato per il salto con gli sci ha approvato una versione, dunque, nuova del regolamento: in virtù alla quale, soltanto per le gare femminili la tuta dovrà presentarsi tra 2 e cinque cm più larga della circonferenza corporea dell’atleta, dunque dall’ascella al ginocchio.

Cambio d’abbigliamento: e non è un dettaglio
Di certo non si tratta di un dettaglio. In primis, la manica della tuta dovrà essere tra 2 e 4 cm più larga della circonferenza corporea dell’atleta mentre la lunghezza della manica non sotto ai 5 cm al posto dei tre centimetri precedenti.
“Quest’estate è diventato chiaro che, mentre gli uomini si sono adattati bene ai nuovi parametri della muta, le donne hanno avuto più difficoltà, il che si è tradotto in una velocità verticale eccessiva negli atterraggi – ha detto di Jernej Damjan, rappresentante degli atleti in FIS – Con mute un po’ più grandi, le donne avranno più spazio per volare, il che si traduce in una migliore sensazione di appoggio.”