4000 EURO AL MESE grazie a INPS: pazzesco ma tutto vero grazie a questa LEGGE I Arriva il DOCUMENTO che fa felici gli italiani

Nuovo maxi bonus INPS - fsi.it
L’INPS eroga un assegno che può raggiungere quasi 4.000€ al mese: chi può ottenere il supporto economico più sostanzioso della storia.
Quando si tratta di bonus e supporti economici erogati dall’INPS, non è raro che si parli di cifre indubbiamente utili, ma non sempre sufficienti a sostenere una famiglia – o anche solo una singola persona. Basti pensare all’Assegno d’Inclusione, che raramente sfiora le migliaia di euro e solo in condizioni ben specifiche.
Il problema è che chi richiede tali supporti non sempre lo fa perché ‘non vuole lavorare’: lo fa perché non può farlo o, banalmente, ne ha davvero bisogno. Solo che tra il dire e il fare ci sono iter burocratici alquanto complessi, che rendono difficile ottenere anche il sostegno più modesto.
Eppure, da quest’anno c’è una novità che ha ridato speranza a moltissime persone, che da mesi stanno ricevendo fino a 3.827€ al mese, con la promessa che l’erogazione possa durare fino a due anni.
Permessi al lavoro oggi o 4.000€ al mese domani? Il nuovo maxi bonus INPS
Ci sono leggi che cambiano la vita, e poi ci sono quelle che, più che cambiare, la riconoscono per quella che è davvero. La Legge 104 nel 2025 è diventata proprio questo: un tentativo concreto di dare dignità a chi, ogni giorno, si prende cura di un genitore, un figlio o un familiare con disabilità. Perché assistere qualcuno non è un favore, né un impegno ‘a tempo perso’. È un lavoro vero. E spesso, il più faticoso di tutti.
Oggi non si può più far finta di nulla. Chi dedica la propria vita alla cura di un’altra persona sa cosa significa rinunciare al tempo, al sonno, persino al lavoro. E da qui nasce la necessità – umana prima ancora che giuridica – di garantire tutele più solide, permessi più flessibili, procedure meno assurde.
Ma cosa succede quando non basta più un giorno di permesso ogni tanto? Quando la presenza diventa costante, e lavorare non è semplicemente difficile, ma impossibile? È in questi momenti che entra in gioco una delle misure più importanti – e forse meno conosciute – di tutta la 104: il congedo straordinario retribuito.

Il congedo straordinario retribuito: due anni di respiro (e di sopravvivenza economica)
Previsto dalla Legge 104/1992, è quel diritto che permette di fermarsi fino a due anni, anche non consecutivi, per assistere un familiare con disabilità grave riconosciuta. Non è un favore dello Stato, ma una forma di giustizia sociale per chi vive un carico che, spesso, non ha scelta.
Con la circolare INPS n. 26 del 30 gennaio 2025, i parametri sono stati aggiornati: oggi il lavoratore può ricevere fino a 57.038€ l’anno, circa 3.827€ al mese, in base all’ultima retribuzione percepita. L’indennità include anche tredicesima e compensi accessori, calcolati sulla base dello stipendio del mese precedente alla domanda.
Certo, non tutto è perfetto: durante il congedo non maturano ferie, TFR né tredicesima, e l’anzianità economica resta ferma. Ma resta una cosa fondamentale: nessuno, in quel periodo, resta senza reddito. E questo – per chi deve occuparsi di un familiare malato – fa tutta la differenza del mondo.
La richiesta passa attraverso il datore di lavoro, poi all’INPS, con i tempi e le attese che ormai conosciamo bene. Ma vale la pena insistere: perché questo non è solo un aiuto economico, è il riconoscimento di qualcosa che non si vede, ma esiste. Il tempo.