Libretto di circolazione, ufficiale, da oggi è VIETATO: leggi cosa c’è scritto sopra, ora sei costretto a scendere dall’auto

Libretto di circolazione - fsi.it
Il libretto di circolazione segna la fine della sua validità: gli automobilisti stanno girando con un documento non valido e non lo sanno.
Se un tempo la legge si dimostrava più clemente con gli automobilisti, oggi non c’è spazio per l’errore – nemmeno quando nasce da un semplice vuoto burocratico.
A volte basta una dimenticanza per far sì che il libretto non sia più valido: una revisione scaduta, un aggiornamento mancato o altre situazioni simili possono far perdere validità alla carta di circolazione o al Documento Unico di Circolazione e di Proprietà.
Il problema? Non sempre ce ne accorgiamo in tempo, e continuiamo a circolare con un documento non più valido. E in caso di posto di blocco, dove viene controllato quello digitale, le conseguenze possono essere tutt’altro che leggere.
Libretto sospeso: la circolazione è vietata ma non siamo noi ad accorgercene per primi
Se è vero che la multa è sempre dietro l’angolo, ciò che in pochi sanno è che alcune infrazioni non finiscono solo sul verbale. Finiscono sul libretto. Ma non quello cartaceo: parliamo di quello digitale, che dialoga direttamente con le banche dati dello Stato.
E no, non c’è scritto sopra ‘sospeso dalla circolazione’ con un timbro rosso, né lo scopri guardando il foglio piegato nel cruscotto. La sospensione del veicolo è qualcosa che vive dietro le quinte, e la cosa peggiore è che spesso non te lo dice nessuno. Niente a avvisi, niente messaggi.
Il libretto sembra a posto, l’auto va, tu guidi. Ma per la Motorizzazione, magari, quella macchina non può più circolare. E il rischio è girare per mesi da perfettamente inconsapevoli, finché non ci si imbatte in un controllo. A quel punto, non conta quello che hai in mano: conta quello che c’è nel sistema. Ma come accorgersene e, soprattutto, quando succede?

Come capire se sei in regola (prima che te lo dica la pattuglia)
L’unico modo per sapere se sei davvero in regola è controllare da te. Il punto è che il blocco non è visibile sul libretto cartaceo, ma risulta nei sistemi informatici. Puoi accedere al Portale dell’Automobilista e verificare lo stato della revisione, oppure – se vuoi fare le cose fatte bene – richiedere una visura ACI o PRA. È lì che possono comparire i problemi nascosti: una revisione dimenticata, un fermo amministrativo mai saldato, modifiche non omologate, perfino provvedimenti della Prefettura.
Succede più spesso di quanto immaginiamo: la sospensione può scattare automaticamente per una revisione scaduta da troppo tempo, oppure in seguito a sanzioni non pagate, o ancora se abbiamo installato sul veicolo un accessorio non omologato, senza aggiornare la carta di circolazione. Tutto questo può bloccare l’auto ‘a sistema’ senza che nessuno ci avverta.
E sì, ti conviene farlo prima che lo facciano loro. Perché a un posto di blocco, le Forze dell’Ordine non ti chiederanno il libretto per guardarlo: digitano la targa e in pochi secondi sanno tutto. Se risulti sospeso, non c’è margine di discussione. Parte la multa, il fermo del mezzo e la sanzione può arrivare fino a 1.732€. Tutto mentre tu magari stavi solo portando tuo figlio a scuola.