MULTE e ADDEBITI ISTANTANEI: autovelox choc, scatta la nuova norma I Da Ottobre se corri e ti beccano i soldi escono automaticamente dal conto
Multe e nuovi autovelox - fsi.it
Autovelox, telecamere e notifiche in tempo reale: la nuova frontiera delle multe sta per cambiare tutto, anche il modo in cui le paghiamo.
Navigard e SafeDrive: due nomi che sembrano usciti da un antivirus, ma che in realtà stanno facendo tremare moltissimi automobilisti italiani. Al momento ce ne sono pochi sulle nostre strade, poiché ancora in fase di sperimentazione, ma già adesso le probabilità di ricevere una sanzione – anche in una giornata qualunque – iniziano a farsi concrete.
Si parte dal primo, il temutissimo Navigard: è già stato installato su alcuni tratti, anche se non ancora operativo nel pieno delle sue funzioni. È pensato per sostituire il Tutor e ampliare i controlli su tutta la rete autostradale, con una tecnologia che promette di rivoluzionare il monitoraggio del traffico e delle infrazioni.
E poi c’è SafeDrive: colui che vede anche quello che fai all’interno dell’abitacolo. Ma al di là delle specifiche tecniche e delle promesse futuristiche, la domanda è una sola: perché questi strumenti stanno diventando così temuti?
SafeDrive, l’occhio che ti guarda dentro l’abitacolo
Se Navigard si concentra su ciò che accade sulla strada, SafeDrive punta dritto dritto dentro l’auto. Non è ancora in funzione sulle strade italiane, ma la sua progettazione è già ben avanzata. La sua missione? Verificare se il conducente sta usando lo smartphone, se indossa la cintura, se è distratto o addirittura affaticato. Il tutto tramite una fotocamera intelligente installata su portali, ponti o pali dedicati.
Si tratta di una delle tecnologie previste dal regolamento UE 2019/2144, in vigore per le nuove auto omologate dal luglio 2024. Quindi sì, è solo questione di tempo: non appena sarà ritenuto affidabile e compatibile con l’infrastruttura stradale, SafeDrive diventerà operativo. E a quel punto le multe non partiranno più solo da una targa mancata o da un semaforo rosso, ma da un semplice colpo d’occhio elettronico al nostro comportamento al volante.

Autovelox e addebito diretto
Tutta questa precisione e tempestività porta a una domanda inevitabile: e se in futuro la multa venisse addebitata direttamente? Un’ipotesi che inizia a prendere piede soprattutto ora che il concetto di wallet digitale è sempre più presente nella vita quotidiana. Già oggi, con Telepass o sistemi similari, alcuni pedaggi o servizi vengono scalati in tempo reale da conti o carte associati.
L’idea non è del tutto nuova: era già stata ipotizzata nel 2022, durante una proposta del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sulla digitalizzazione dei servizi stradali. Nessuna norma attuale prevede l’addebito automatico delle multe, ma il terreno è pronto. Basta pensare a quanto velocemente si stanno diffondendo gli strumenti di identificazione univoca dei veicoli e le tecnologie di pagamento istantaneo.
Per ora (e per fortuna), le multe arrivano ancora con raccomandata o PEC, ma non è escluso che in futuro basti una notifica push per vedere scalata la sanzione dal proprio conto. A quel punto, più che guidare, ci basterà essere osservati. E pagare in silenzio.
