Fatti furbo col bucato: 30°C bastano e avanzano | nei “Test Eco” 40-60° non conviene: il trucco per capi leggeri
Cestello della lavatrice (Wikicommons) - Fsi.it

Lavare a basse temperature non è solo un gesto ecologico, ma anche un modo concreto per risparmiare energia e proteggere i tessuti.
Molti consumatori continuano a impostare lavaggi a 40 o 60 gradi, convinti che solo l’acqua calda possa garantire una pulizia profonda. Eppure, i nuovi detersivi e le lavatrici di ultima generazione dimostrano il contrario: per la maggior parte dei capi leggeri e poco sporchi, 30 °C sono più che sufficienti.
Secondo il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), abbassare la temperatura del bucato è una delle azioni domestiche più semplici per ridurre i consumi senza sacrificare l’igiene. I “Test Eco” confermano che i programmi a bassa temperatura garantiscono risultati ottimali e riducono l’impatto ambientale.
Perché 30 °C possono fare la differenza
Lavare a 30 gradi significa ridurre in modo sensibile il consumo di elettricità, visto che il riscaldamento dell’acqua è la fase più energivora del ciclo. Una differenza di soli 10 o 20 gradi può tradursi in un risparmio annuale considerevole sulla bolletta. Ma non è solo una questione economica: anche l’usura dei tessuti diminuisce, preservando la qualità dei capi nel tempo.
Il MASE ricorda che i moderni detersivi enzimatici sono studiati per agire efficacemente già a basse temperature. Questo permette di ottenere bucati puliti e profumati anche senza ricorrere a cicli lunghi o intensi. Soprattutto per indumenti quotidiani, lenzuola o camicie, l’acqua a 30 °C è la soluzione ideale per un compromesso tra igiene, efficienza e sostenibilità.

Il trucco per capi leggeri e bollette leggere
Per ottimizzare il lavaggio, è fondamentale scegliere il programma corretto e non sovraccaricare il cestello. Un eccesso di indumenti impedisce al detersivo di agire in modo uniforme, compromettendo il risultato. Anche la scelta del detersivo gioca un ruolo cruciale: quelli formulati per lavaggi a freddo o “eco” offrono prestazioni elevate senza bisogno di alte temperature.
Un altro accorgimento consigliato dal MASE è sfruttare al massimo i cicli “Eco” già presenti nelle lavatrici. Questi programmi allungano leggermente la durata del lavaggio ma riducono drasticamente i consumi energetici. In questo modo, è possibile ottenere un bucato impeccabile e contribuire alla tutela dell’ambiente. Un gesto quotidiano, ma con un impatto reale: meno energia, meno sprechi e capi più duraturi.
