“Aiuto mi chiamano col muto”: e perdi tutti i soldi I Tutto vero, allarme in Italia, ti fregano con la AI
Truffa telefonica - Fsi.it (Fonte Pexels)
Attenzione massima: la nuova truffa telefonica è tanto insidiosa quanto letale. Basta rispondere a questa chiamata per ritrovarsi sul lastrico.
Se pensi che la pratica delle truffe telefoniche sia solamente un residuato storico degli anni ’90 e 2000, è giunto il momento di ricrederti. Questa tecnica fraudolenta, infatti, ad oggi è più viva che mai, ed è anche più sofisticata.
Complice l’avvento delle nuove tecnologie, infatti, oggi i malintenzionati riescono a turlupinare anche i soggetti meno ingenui e influenzabili, coloro che si credevano – erroneamente – immuni da ogni potenziale raggiro.
Non solo anziani, quindi: anche manager, studenti e genitori in forma smagliante possono cadere vittime della classica telefonata di troppo: basta un momento di distrazione, un periodo di fragilità oppure un numero che sembra ufficiale… e il danno è fatto.
Ecco quali sono le più frequenti e come difendersi in caso di contatto diretto.
Truffe telefoniche al passo coi tempi
Le truffe più diffuse sono quelle in cui i malfattori si spacciano per funzionari di enti pubblici o aziende note nel territorio nazionale. Qualche esempio? “Salve, la chiamo dall’INPS“, oppure “Buongiorno, sono XY di Enel Energia“, o ancora “Banca Pinco Palla, c’è un problema con la sua carta di credito“.
Il tono è professionale e squillante, il ritmo incalzante, e l’interlocutore sconosciuto spinge il destinatario della chiamata all’azione, chiedendo spesso a quest’ultimo di fornire i propri dati personali, dei codici segreti oppure di cliccare su link ricevuti via mail o SMS. E molti utenti, convinti di risolvere il problema in linea con i sedicenti operatori, sono pronti ad eseguire. Ma ecco cosa accade: nella migliore delle ipotesi, i malviventi fanno attivare inconsapevolmente dei servizi a pagamento, altri rubano l’identità delle loro vittime e possono aprire nuovi contratti a loro nome. Nei casi peggiori, possono anche ottenere le credenziali bancarie tramite appositi siti clonati dalle piattaforme ufficiali. Ma non è tutto, purtroppo: negli ultimi giorni si sta diffondendo una tendenza sempre più pericolosa e allarmante, quella delle chiamate mute.

La truffa delle chiamate mute
Come anticipato, se la tecnologia corre veloce… il crimine non è da meno. La truffa più recente si articola così: ricevi una telefonata, rispondi… ma dall’altra parte vige un silenzio tombale. Non si tratta di problemi di connessione: in realtà i malfattori stanno registrando la tua voce per clonarla, in modo da sfruttarla in seguito per dare il consenso a contratti opachi e di dubbia convenienza, almeno per il sottoscrittore. Peggio, i malviventi possono contattare altri familiari, spacciandosi per la vittima e richiedendo un prestito cash con urgenza. “Nonna, sono io, ho fatto un incidente. Mi servono i soldi per l’avvocato“: questa è solo una delle più popolari e funzionali.
Ti consigliamo perciò di non rispondere mai a numeri sconosciuti, specialmente se noti prefissi anomali o internazionali. Inoltre, non fornire mai i tuoi dati personali o bancari, e non pronunciare parole come “sì” o “accetto“: si tratta di formule in grado di attivare servizi, seppur a tua completa insaputa.
