“Sono desolato, ma devo licenziarti: la AI lavora meglio di te, e non va mai in ferie”: italiani senza lavoro e sul lastrico, l’INTELLIGENZA ARTIFICIALE ci manda falliti

Intelligenza Artificiale - Fsi.it

Intelligenza Artificiale - Fsi.it (Fonte Pixabay)

L’Intelligenza Artificiale ora rischia di spazzare via un intero comparto di lavoratori: se pensi di essere al sicuro, ti conviene proseguire nella lettura.

Negli ultimi anni il dibattito è sempre più acceso: l’Intelligenza Artificiale e tutte le sue incredibili potenzialità riusciranno a sostituire in toto le attività pratiche e intellettuali dell’essere umano?

La nostra società è forse destinata a finire alla stregua degli internauti pigri, oziosi e totalmente dipendenti dalla tecnologia presentati nel film di animazione Wall-E?

Una prospettiva francamente terrificante, e che subordina l’esistenza degli uomini all’efficacia delle macchine. Scenari già visti nella distopica pellicola Matrix e, in precedenza, anche nell’inquietante capolavoro di Ridley Scott, Blade Runner.

Il cinema amplifica spesso le peggiori paure dell’umanità, e si diverte a esplorare anche contesti fantasiosi, paralleli e futuristici, in cui il progresso rappresenta sia una risorsa che una minaccia… Un tema, però, che sembra destinato a esulare a dalla celluloide per insediarsi stabilmente nella quotidianità di molti lavoratori. Secondo molti modelli predittivi, infatti, sempre più professioni saranno affidate esclusivamente a software e programmi informatici… anche quelle più insospettabili.

I lavori a rischio

Se pensi che l’Intelligenza Artificiale si limiti a compilare temi scolastici e a suggerirti il ristorante all you can eat più vicino, dovrai tornare sui tuoi passi. Essa ha già rivoluzionato il mondo del lavoro, e alcune professioni stanno letteralmente diventando un ricordo.

Qualche esempio? Tra qualche anno, traduttori, copywriter, grafici e gli assistenti online diventeranno solo un pallido ricorso: chatbot e software generativi saranno in grado di assolvere a tali mansioni in pochi decimi di secondo, peraltro senza bisogno di pausa caffè. Idem per i contabili e gli analisti, che verranno probabilmente scalzati da algoritmi in grado di scovare anomalie e stilare previsioni in un battito di ciglia, con un margine di errore vicino allo zero. Centralinisti e addetti al customer service? Obsoleti: l’Intelligenza Artificiale esamina, scompone, risolve e risponde… senza sbuffare. Infine, i tassisti e gli autisti potrebbero appendere le licenze al chiodo… anche se la notizia più preoccupante giunge dal settore militare.

U-Hawk - Fsi.it
U-Hawk – Fsi.it (Fonte X)

I nuovi U-Hawk

Come la stampa spazzò via gli amanuensi e la macchina a vapore mise in ginocchio i tessitori, ora l’Intelligenza Artificiale si prepara a rivoluzionare non solo una marea di professioni, ma persino il comparto bellico mondiale.

Il simbolo di questa rivoluzione è indubbiamente l’U-Hawk, ovvero la versione senza pilota del leggendario elicottero militare Black Hawk. Per capirci, quello inserito anche nel videogioco Call of Duty. A dimostrazione di come la realtà spesso attinga da Hollywood, l’U-Hawk non avrà bisogno di cockpit, sedili e comandi: esso sarà interamente pilotato dal sistema MATRIX, un dispositivo in grado di decidere, reagire e pianificare senza input umani. I primi test hanno rilevato dati incoraggianti: una guida più chirurgica, meno costi e nessun pilota a rischio. Un tema, però, resta dirimente: come verrà impiegato, e che impatto avrà sul futuro di chi vive nel cuore dei maggiori conflitti mondiali? Ai posteri (quelli organici) l’ardua sentenza.