Prezzi in rallentamento | Istat congela l’allarme sul carrello della spesa: un solo reparto ancora in emergenza

Nipote che porta la spesa alla nonna

Trasportare la spesa: i limiti e le sanzioni - fsi.it

L’inflazione rallenta e l’Istat registra un calo significativo, ma in alcuni reparti della spesa quotidiana il sollievo è ancora lontano.

Il mese di ottobre segna una svolta importante per l’economia delle famiglie italiane: l’inflazione torna a frenare, riducendo la pressione che per mesi ha schiacciato il portafogli di milioni di consumatori. I dati fotografano un rallentamento che riporta un po’ di respiro dopo un lungo periodo di rincari continui, durante il quale ogni visita al supermercato sembrava trasformarsi in un piccolo salasso.

Il nuovo quadro restituisce un clima più stabile, con aumenti più contenuti e una tendenza generale verso un raffreddamento dei prezzi. È una notizia che incide non solo sulle tasche, ma anche sulla percezione dei cittadini, sempre più attenti alle oscillazioni del carrello della spesa. Nonostante questo, però, il peso di alcuni prodotti continua a farsi sentire in modo evidente.

Cosa dice l’Istat sui numeri di ottobre

Secondo i dati diffusi dall’Istat, citati da ANSA, l’inflazione annuale si attesta intorno all’1,2%: un valore che conferma il trend discendente degli ultimi mesi. Il rallentamento coinvolge diversi settori, compresi energia e trasporti, che nel recente passato avevano trainato verso l’alto gli indici generali. Il dato più rilevante riguarda però l’effetto diretto sulla spesa alimentare, dove i rincari iniziano finalmente a perdere forza.

Il rallentamento non significa che i prezzi stiano tornando ai livelli pre-crisi, ma indica che la crescita non procede più con la rapidità degli ultimi anni. I beni alimentari mostrano variazioni più contenute, segno che la filiera sta progressivamente assorbendo i costi straordinari legati all’energia e alle materie prime. Per molte famiglie, è un primo vero segnale di stabilità.

Approvata l'ora della spesa
Spesa (Fonte: Canva) – www.fsi.it

Dove i prezzi scendono e dove invece resistono ancora

Nel carrello della spesa si nota una distinzione netta: frutta, verdura e prodotti freschi mostrano movimenti più leggeri, con oscillazioni che tornano a essere fisiologiche e non più dettate da tensioni sui mercati. Anche alcuni prodotti confezionati iniziano a registrare limature, soprattutto quelli che avevano subito i rincari più marcati negli ultimi mesi.

Restano invece più alti i prezzi di prodotti come carne, formaggi stagionati, conserve e articoli per la cura della casa. Sono categorie che risentono ancora del costo dei trasporti, dei materiali di imballaggio e di una domanda che, nonostante il rallentamento, rimane elevata. È qui che le famiglie continuano ad avvertire il “peso” reale della spesa, nonostante il miglioramento generale.