Questo è il conto corrente più costoso d’Italia: 87 euro all’anno per tenere i tuoi soldi da parte | Un vero salasso
Conto corrente costosissimo - fsi.it
Secondo l’analisi della Banca d’Italia, i costi medi dei conti correnti hanno raggiunto livelli record, con punte che superano gli 87 euro l’anno.
I conti correnti sono diventati uno degli strumenti più indispensabili della vita quotidiana, ma anche uno dei costi nascosti che più pesano sul bilancio familiare. I dati pubblicati dalla Banca d’Italia mostrano infatti un aumento significativo delle spese di gestione, con differenze importanti tra le varie tipologie di conto e tra le diverse banche. Per molti correntisti la sorpresa arriva a fine anno, quando scoprono di pagare cifre ben più alte di quanto immaginassero.
L’indagine annuale mette in luce un quadro che spiazza soprattutto chi utilizza il conto in modo essenziale: anche senza operazioni particolari, avere un semplice deposito può costare molto caro. Le spese aumentano a causa di canoni, carte, servizi collegati e commissioni che si sommano in modo quasi invisibile, fino a creare un importo totale che spesso supera ogni aspettativa.
Perché alcuni conti arrivano a costare fino a 87 euro l’anno
Il dato più rilevante dell’indagine riguarda il costo medio dei conti tradizionali, che continua a crescere. Le banche applicano canoni sempre più articolati, collegati non solo alla gestione ma anche ai servizi digitali, alla sicurezza e alla manutenzione delle infrastrutture. Chi possiede un conto “standard” rischia dunque di ritrovarsi a pagare molto più della cifra pubblicizzata all’apertura.
A incidere sono anche le operazioni allo sportello e i servizi aggiuntivi, che hanno tariffe più elevate rispetto ai canali digitali. Tuttavia, anche chi utilizza quasi esclusivamente home banking non sempre riesce a evitare del tutto le spese fisse. È così che, secondo la Banca d’Italia, il costo medio sfiora ormai gli 87 euro l’anno, un valore che colloca alcuni conti italiani tra i più costosi d’Europa.

Come evitare il salasso e quali alternative esistono davvero
Il primo passo è verificare attentamente l’estratto conto scalare, dove sono registrate tutte le voci di spesa: molte delle commissioni che incidono sul totale annuale sono legate a servizi che magari non vengono neppure utilizzati. Eliminare ciò che non serve può ridurre significativamente il costo complessivo, ma non sempre basta.
Negli ultimi anni si sono diffusi conti digitali con costi molto più contenuti, in alcuni casi anche azzerati. Sono soluzioni che offrono funzioni essenziali e trasparenti, senza le spese nascoste dei conti tradizionali. Valutare queste alternative permette di evitare sorprese e di alleggerire una voce di spesa che, se ignorata, rischia di trasformarsi in un vero salasso annuale. Confrontare, leggere le condizioni e scegliere con attenzione è oggi l’unico modo per non pagare più del necessario per un servizio indispensabile come il conto corrente.
