Leghi la bici al palo? 800 euro di multa | Un avvocato celebre ti spiega perché rischi la sanzione più brutta della tua vita

Leghi la bici al palo? 800 euro di multa | Un avvocato celebre ti spiega perché rischi la sanzione più brutta della tua vita

Bici legata al palo @pexels, fsi.it

Legare la bici a un palo sembra un gesto innocuo, ma secondo le interpretazioni più diffuse del Codice della Strada può trasformarsi in una sanzione molto salata. Un avvocato, in un video virale sui social, spiega perché.

Il gesto più comune tra ciclisti urbani è legare la propria bici a un palo, a un cartello o a una recinzione quando non si trovano rastrelliere disponibili. Una pratica quotidiana, soprattutto nelle grandi città, dove gli spazi dedicati sono pochi e spesso occupati. Eppure, come ricordato da un noto avvocato in un video diventato virale, questa abitudine può mettere il ciclista nei guai senza che ne abbia la minima percezione.

Il punto cruciale riguarda l’uso improprio del suolo pubblico e l’ostruzione potenziale del passaggio pedonale. Il Codice della Strada non vieta esplicitamente “legare la bici a un palo”, ma regolamenta con precisione ciò che non deve ostacolare la sicurezza e il transito. Quando una bicicletta, anche piccola, invade il marciapiede o occupa uno spazio non destinato alla sosta, si entra nel campo delle sanzioni.

Il perché della multa e quali regole si violano davvero

Secondo l’interpretazione illustrata nel video, la multa può scattare in base agli articoli che disciplinano l’ingombro della carreggiata e delle aree pedonali. Se la bici impedisce il passaggio, riduce la visibilità di un cartello, ostacola una rampa per disabili o crea intralcio in un punto sensibile, viene considerata a tutti gli effetti un ostacolo. E l’ostacolo, per legge, può essere rimosso e sanzionato.

Le sanzioni amministrative per questo tipo di violazione sono spesso più alte di quanto si creda. Non si parla di una semplice multa “simbolica”, ma di cifre che possono superare gli 800 euro in caso di violazione aggravata. Una cifra che spiazza chiunque, soprattutto considerando la buona fede con cui il ciclista ha parcheggiato il mezzo nel tentativo di proteggerlo dai furti.

telecamere - pexels-fsi.it
Le telecamere possono inchiodarti – pexels-fsi.it

Come evitare la multa e quali alternative esistono

L’avvocato, nel video, chiarisce un concetto fondamentale: non si tratta di punire il ciclista, ma di regolamentare un uso corretto degli spazi pubblici. Per questo suggerisce di privilegiare le rastrelliere ufficiali, spesso ignorate perché più lontane o scomode, e di evitare in ogni caso punti critici come passaggi stretti, zone vicine agli incroci e aree di servizio.

Molti comuni stanno potenziando le strutture dedicate proprio per prevenire problemi di questo tipo, ma la loro presenza non sempre è sufficiente. Nel frattempo, affidarsi al buon senso resta l’arma più efficace: parcheggiare la bici in modo responsabile e fuori dai punti di passaggio non solo evita multe salatissime, ma tutela anche pedoni e altri utenti fragili della strada. A volte basta spostarsi di due metri per trasformare un gesto rischioso in una scelta corretta e sicura.