In Italia esistono dei sacerdoti che guadagnano 4000 euro al mese | “Preti militari”: il loro compito è preziosissimo

In Italia esistono dei sacerdoti che guadagnano 4000 euro al mese | “Preti militari”: il loro compito è preziosissimo

Prete militare - fsi.it (pexels)

I preti militari hanno un compito preciso e importante: assistere e confortare queste persone.

In molti si chiedono come vengano retribuiti i parroci e i sacerdoti che operano nelle parrocchie italiane. La risposta arriva dal meccanismo dell’8×1000 e dal Fondo Clero, strumenti istituiti per garantire una remunerazione equa e trasparente a chi svolge il ministero pastorale. Il sistema è pubblico, regolato da intese tra lo Stato e la Chiesa cattolica e supervisionato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Secondo i dati forniti dalla CEI, il reddito medio di un sacerdote in servizio parrocchiale si colloca intorno ai 1000-1200 euro mensili netti, con integrazioni possibili in base all’incarico o all’anzianità. Gli importi non derivano direttamente dalle offerte dei fedeli, ma da un fondo nazionale alimentato dall’8×1000 e redistribuito per garantire pari trattamento tra le diocesi.

Secondo quanto riportato da studiocataldi.it, esiste poi una speciale categoria di sacerdoti chiamati preti militari (regolarmente iscritti all’Ordinariato militare), che assistono e confortano i militari. Il loro stipendio, sempre secondo studiocataldi, si aggirerebbe attorno ai 4000 euro.

Un servizio specializzato in ambienti particolari

La formazione di un cappellano militare è specifica e prevede non solo l’ordinazione sacerdotale, ma anche un percorso che lo prepari a vivere all’interno della realtà militare. L’Ordinariato indica che l’aspirante cappellano segue un orientamento “allo specifico servizio di cappellano militare” e può essere inserito in contesti articolati come le missioni all’estero o le caserme italiane.

In ambienti come le unità operative, i reparti ospedalieri militari, gli istituti di formazione delle Forze Armate e in teatri internazionali, la presenza del cappellano diventa elemento di coesione e di supporto. Egli si trova accanto al militare non solo nei momenti di servizio ordinario, ma anche quando questi affronta la distanza, il rischio o un’improvvisa emergenza.

L’importanza del prete militare – foto pexels – fsi.it

Dignità umana, etica del servizio e accompagnamento

Un aspetto centrale del ministero del cappellano militare è quello dell’accompagnamento: è chiamato a essere “segno autentico di libertà e rispetto”.

In una realtà in cui l’azione militare comporta impegno professionale, disciplina e imprevisti, il ruolo del sacerdote militare è quello di aiutare le persone a non sentirsi sole, a elaborare un’esperienza intensa e a ritrovare senso nel proprio impegno. Serve a sostenere l’uomo nel contesto della missione, non solo il soldato.