“Dov’è la tua autorizzazione?”: ufficiale, torna il GREEN PASS, da oggi per lavorare devi avere il VACCINO

Controllo Green Pass

Controllo Green Pass (Wikipedia) - Fsi.it

Il Green Pass torna a essere un obbligo per i lavoratori. Per lavorare bisognerà avere il vaccino altrimenti scatterà una sanzione. 

Ai tempi della pandemia da Covid-19, il Green Pass rappresentava un documento essenziale, una vera e propria chiave di accesso per la partecipazione alla vita sociale ed economica del Paese.

Era necessario per recarsi al lavoro, accedere a esercizi commerciali, mezzi pubblici e, in generale, per frequentare i luoghi pubblici.

Questo certificato digitale, che attestava la vaccinazione, la guarigione o l’esito negativo di un tampone, divenne un requisito fondamentale per poter svolgere la propria attività lavorativa.

L’esperienza passata ha dimostrato l’importanza di strumenti di verifica sanitaria in contesti di emergenza, e in molti prevedono che un sistema analogo possa tornare in auge in futuro, qualora nuove esigenze sanitarie lo rendano necessario nel corso dei prossimi mesi.

Il ritorno del contestato Green Pass

In questo contesto di possibile ritorno di misure sanitarie restrittive, si sta discutendo l’introduzione di strumenti che, come il Green Pass, possano condizionare l’accesso al mondo del lavoro. Un simile requisito di verifica sanitaria mira a garantire maggiore efficacia e sostenibilità per il sistema sanitario nazionale, proteggendolo da potenziali ondate epidemiche e riducendo l’impatto delle malattie trasmissibili sulla forza lavoro.

È in quest’ottica che si inserisce la necessità di mantenere alta la copertura vaccinale, e per i lavoratori l’obbligo vaccinale è una realtà non negoziabile per la tute la della collettività.

Siringa
Siringa (Wikipedia) – Fsi.it

I lavoratori obbligati a vaccinarsi

La vaccinazione è quindi fondamentale per garantire la salute pubblica e prevenire la diffusione di malattie che, in passato, hanno avuto conseguenze gravi. Il piano nazionale, stabilito dal Ministero della Salute, prevede inoltre richiami periodici per mantenere l’immunità nel tempo, come spiega anche un articolo di “Irpiniapost.it”.

In case di mancata vaccinazione sono previste segnalazioni e sanzioni, ma l’obiettivo resta la protezione dei più piccoli e della collettività. Per questa ragione l’obbligo vaccinale è operativo per i bambini e gli adolescenti, proprio per garantire la salute pubblica e prevenire la diffusione di malattie che in passato hanno avuto gravi conseguenze sulla popolazione. Nello specifico i bambini devono essere vaccinati contro ben dieci malattie: poliomerite, difterite, tetano, pertosse, epatite B, Haemophilus influenzae di tipo v, morbillo, parotite, rosolia e varicella. Proprio perchè queste vaccinazioni sono obbligatorie durante l’infanzia, i soggetti che oggi sono bambini e ragazzi, una volta diventati adulti, dovranno risultare automaticamente in regola con quelle stesse vaccinazioni obbligatorie, facilitando così la gestione della salute pubblica nel lungo periodo.