“Sei vuoi parlare, chiedi prima l’autorizzazione”: PATENTE PER IL DIRITTO DI PAROLA, ufficiale dal governo, serve l’ok della Legge che ne ‘prova la competenza’

patente - FSI.it

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“Sei vuoi parlare, chiedi prima l’autorizzazione”: clamoroso, ma tutto vero, adesso arriva la Patente obbligatoria per esercitare il Diritto di Parola. Se vuoi farlo, se vuoi comunicare, serve l’ok della Legge che ne ‘prova la competenza’.

Serve l’ok del Governo, ed è una decisione ufficiale: se ti vuoi esprimere liberamente, da oggi in poi, non puoi farlo come ti pare e piace.

Se fino ad ora, quando la mattina, alzandoti, hai pensato di poter parlare liberamente con chiunque, in tutti i modi possibili, del più e del meno ora non più.

Lo puoi fare, certo: ma a condizione di essere autorizzato a farlo. E per essere autorizzato, devi essere competente a farlo: e chi lo decide, questo?

Lo decide il governo, lo Stato, la legge. Esatto, è ufficiale. Le istituzioni decidono se e quanto il tuo diritto di parola vale, e quando puoi o meno esercitarlo.

Non hai più il diritto di parola: il Governo decide se darti o no l’ok

Forse non tutti lo sanno, ma è entrata in vigore una nuova e curiosa – per molti, controversa – regola: gli influencer che trattano argomenti considerati “professionali” devono possedere un patentino ufficiale che ne certifichi la competenza. Una misura che sta facendo discutere il mondo intero, perché cambia radicalmente il modo in cui la comunicazione digitale viene percepita e regolamentata nel grande paese asiatico.

Secondo la nuova normativa, chiunque voglia esprimersi pubblicamente sui social su temi delicati o di rilievo pubblico – come economia, diritto, politica, medicina, educazione o scienze sociali – dovrà dimostrare di essere qualificato. In pratica, se un influencer parla di salute, dovrà avere una formazione medica riconosciuta; se commenta questioni economiche, dovrà possedere un titolo in materia. Senza tale certificazione, non potrà continuare a produrre contenuti su quegli argomenti.

Giudice che scrive durante una causa per cartelle esattoriali mai ricevute e firmate
serve l’autorizzazione ufficiale – fsi.it

Il governo ti darà la patente per poter ‘parlare’: altrimenti, taci

L’obiettivo dichiarato delle autorità è quello di contrastare la disinformazione e migliorare la qualità dei contenuti diffusi online. In un’epoca in cui milioni di persone si informano quasi esclusivamente tramite piattaforme digitali, il governo vuole evitare che notizie false o pareri non qualificati influenzino l’opinione pubblica. Tuttavia, molti osservatori internazionali vedono nella misura anche un modo per controllare e limitare la libertà di espressione sul web.

Ma quali sono queste autorità? Come alcuni forse sapranno, si tratta di quelle cinesi. La Cina, infatti, già applica da anni una severa regolamentazione dei contenuti online: le piattaforme digitali sono soggette a rigidi controlli e gli utenti devono attenersi a precise linee guida. Il patentino per influencer rappresenta un ulteriore passo in questa direzione, introducendo un sistema di “autorizzazione preventiva” che, di fatto, trasforma i content creator in professionisti certificati dallo Stato.