“Facciamo un altro mestiere”: scintille in Serie A, il mister si lecca le ferite e ha le ore contate I C’è già il nome del sostituto
igor-tudor-attuale-allenatore-juventus-wikicommons-fsi.it
La rivalità tra Fabregas-Tudor è servita, ma per il coach Juve il sapore è amaro; ora è necessario invertire la rotta
La crisi della Juventus in campionato tocca un nuovo, preoccupante, culmine. La sconfitta per 2-0 subita in casa del neopromosso Como allo stadio Sinigaglia non è solo la prima della stagione per i bianconeri, ma l’ennesimo risultato negativo che allunga a quattro le giornate di astinenza dalla vittoria in Serie A.
I gol di Kempf e la perla di Nico Paz hanno affossato una Juventus apparsa fragile e senz’anima, incapace di reagire di fronte alla determinazione dei lariani.
Il periodo nero della ‘Vecchia Signora‘ è sotto gli occhi di tutti e, come spesso accade in questi casi, l’allenatore Igor Tudor si ritrova sulla graticola, con la sua panchina sempre più in bilico e le ore che sembrano contate.
A rendere ancora più pesante il clima in casa Juve, ci ha pensato il post-partita, trasformato in un velenoso botta e risposta tra lo stesso Tudor e l’allenatore del Como, Cesc Fabregas, aprendo di fatto una nuova, inattesa, rivalità da panchina.
Le dichiarazioni di Tudor
Tutto è nato alla vigilia del match, quando Igor Tudor aveva espresso una velata invidia verso la posizione del collega, che a Como gode di ampi poteri anche sul mercato: “Di spese sul mercato mi interessa poco – aveva dichiarato l’allenatore della Juventus – ma domani sarà dura: il Como è una finta piccola, ha investito tanto e i giocatori li ha scelti tutti l’allenatore, una bella cosa. La Juventus deve vincere sempre, il discorso è anche giusto, e quando non succede sono sempre nel torto per molti, ma non sempre per me, che analizzo e provo a spiegare. Chi è onesto intellettualmente questa cosa la capisce“.

La risposta di Fabregas
Ventiquattr’ore dopo, a risultato acquisito e con la sua squadra vittoriosa, Cesc Fabregas non si è lasciato sfuggire l’occasione per replicare: “Tudor ha detto che ho preso i giocatori che volevo, ma forse non gli hanno spiegato bene le cose. Lui mi ha chiamato ‘l’allenatore del Como’ ma io, con rispetto, lo chiamo mister Tudor. Lui deve vincere sempre con la Juventus, noi no, facciamo un altro mestiere“. Una stoccata che evidenzia la diversa pressione e gli obiettivi tra una big come la Juventus e una neopromossa, pur ambiziosa. La frase, riportata prontamente a Igor Tudor, ha trovato una chiosa polemica e definitiva da parte del tecnico croato: “Fabregas può dire quello che vuole“.
