Ultim’ora – Insetto KILLER, il pericolo è tornato: emergenza nazionale in Italia, pericolo per persone e coltivazioni I “Sta per succedere di nuovo”

insetto killer - fsi.it

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Ultim’ora – l’insetto Killer è tornato: e torna, dunque anche la paura e l’emergenza nazionale. Pericolo per persone e coltivazioni? Ecco cosa sapere, ed ecco come uscirne. “Sta succedendo ancora”.

Ecco come qualcuno ha subito sintetizzato il problema. Ancora. Già, ancora una volta. Perché molto spesso, negli ultimi tempi, si è parlato di veri e propri allarmi in tal senso.

Sul territorio a causa della presenza di insetti con un potenziale molto pericoloso. Alcuni di questi possono risultare nocivi, e in casi estremi perfino mortali per le persone.

Oltre a minacciare la vegetazione, le coltivazioni e gli ecosistemi forestali, certo: tra proclami e paure eccessive, spesso i pericoli si sono rivelati meno gravi del previsto.

Ma ci sono situazioni in cui il rischio rimane concreto. È il caso di cui stiamo parlando, che assomiglia molto da vicino ad una vera e propria recidiva. Sarebbe a dire?

L’insetto killer è tornato, e gli agricoltori (e non solo loro) hanno paura

Questo è ad esempio il caso della Valle Brembana, dove un coleottero noto come bostrico continua a colpire gli abeti rossi, danneggiando 352 ettari di bosco. Il bostrico (Ips typographus) è un piccolo insetto ma dagli effetti devastanti. Scava gallerie sotto la corteccia degli abeti, interrompendo il flusso della linfa e causando rapidamente la morte delle piante.

La specie è particolarmente temibile perché può moltiplicarsi rapidamente in condizioni climatiche favorevoli, come quelle delle estati calde e secche che hanno caratterizzato gli ultimi anni. Proprio queste condizioni hanno contribuito a mantenere attiva l’infestazione, rendendo difficile il contenimento dell’insetto anche con interventi mirati.

insetto pericoloso - fsi.it
insetto pericoloso – fsi.it

Cosa è in grado di fare: i danni sono ingenti

Nonostante le azioni messe in campo dagli enti forestali — che comprendono il monitoraggio costante, l’abbattimento selettivo degli alberi colpiti e la rimozione dei tronchi infetti — il bostrico non è stato debellato. La popolazione dell’insetto sta rallentando, ma continua a rappresentare una minaccia concreta per i boschi della Valle Brembana. Gli esperti avvertono che senza un’attenta gestione il coleottero potrebbe estendersi ulteriormente, con conseguenze non solo economiche ma anche ambientali.

L’impatto dell’infestazione è significativo. Gli abeti rossi danneggiati perdono valore commerciale e compromettono la produzione di legname di qualità. Inoltre, la perdita di copertura forestale aumenta il rischio di erosione del suolo e frane, problemi già rilevanti in un territorio montano come quello della Valle Brembana. Inoltre, i danni forestali e ambientali impattano anche nella vita di tutti i giorni dalle popolazione di zona.