“Questa è l’auto di mio marito”: cittadina multata e sgridata I “Proprio per questo la sanziono”: non lo puoi più fare, è legge

Carabinieri

Carabinieri (Wikipedia) - Fsi.it

Anche prestare la macchina può essere oggetto di contravvenzione. La legge è chiara a riguardo. Non si può fare. 

Le sanzioni sono strumenti legali e amministrativi primari, che sono stati ideati con lo scopo di punire e reprimere gli atti illeciti che contravvengono alle norme stabilite dalla legge.

Che si tratti di violazione del codice penale, civile o della strada, il principio fondamentale è quello di infliggere una punizione che è proporzionata alla gravità del comportamento illecito commesso, al fine di ripristinare la legalità.

In genere, il concetto di “illecito” è associato ad azioni negative e contrarie alla legge, come il superamento dei limiti di velocità, la guida in stato di ebbrezza o l’omissione di soccorso.

Tuttavia, il quadro normativo italiano può portare all’applicazione di multe anche per comportamenti, che non sono di per sé illeciti.

Vietato dalla legge

Il quadro normativo italiano, in particolare quello relativo alla circolazione stradale, può multare dei comportamenti come il semplice gesto di cortesia di prestare la propria auto a un’altra persona. La legge non vieta di condividere il proprio veicolo, ma impone rigide condizioni documentali nel caso in cui il prestito si dilunghi nel tempo.

In caso di inosservanza di queste regole, le sanzioni amministrative previste possono essere tutt’altro che leggere, arrivando a multe che oscillano tra i 200 e gli oltre 400 euro e, nei casi più gravi, persino il fermo amministrativo del veicolo.

Multa
Multa (Wikicommons) – Fsi.it

Una multa salata per aver prestato il veicolo

Il motivo di tale rigore sta nella necessità di mantenere aggiornati i registri della Motorizzazione Civile e di garantire la tracciabilità e l’effettiva responsabilità legata all’uso del veicolo. Praticamente, la sanzione scatta se viene accertato che l’automobile è stata guidata ininterrottamente da una persona diversa dall’intestatario per oltre 30 giorni consecutivi.

In questi casi, quando si guida un’automobile non intestata al conducente, diventa essenziale essere in possesso di una liberatoria. Si tratta di un documento scritto con il proprietario autorizza formalmente un’altra persona a condurre il veicolo, sollevandolo da eventuali responsabilità in caso di controlli e contestazioni. Non è sempre obbligatorio averla con sè, ma è cruciale in situazioni specifiche, come per i dipendenti che usano un’auto aziendale, per gli autisti privati o per gli amici e parenti non conviventi ai quali è stato prestato per un periodo prolungato.