Ultim’ora, VISITE FISCALI durante il CONGEDO STRAORDINARIO: cosa dice la LEGGE? Senti l’esperto, non è come tutti credono

Visita fiscale - Fsi.it (Fonte Pexels)
Visite fiscali, tutto ciò che avresti sempre voluto sapere ma che nessuno ti ha mai spiegato. Ecco cosa succede quando si usufruisce del congedo straordinario.
Quante volte ti è capitato di temere l’arrivo della visita fiscale durante i periodi di malattia? Se sei ridotto a uno straccio, magari allettato con le ossa doloranti, ricevere un medico in casa non è certo un pensiero allettante.
Ma il peggio arriva se rientri nella categoria dei furbetti, ovvero se hai solamente inscenato i malesseri per concederti qualche giorno di break dal lavoro. In quel caso, se il medico dell’INPS bussa a vuoto alla tua porta, puoi aspettarti una valanga di guai, dalla lettera di richiamo al licenziamento per giusta causa.
Discorso diverso se usufruisci del cosiddetto congedo straordinario, ovvero una specifica forma di assenza retribuita dal lavoro, che viene riconosciuta ai dipendenti che si occupano di assistere un familiare con disabilità grave.
Regolata dalla Legge 104/1992 e dalla Legge 151/2001, si tratta di un’agevolazione che consente di sospendere l’attività lavorativa fino a un massimo di 2 anni nell’arco della propria carriera, mantenendo però inalterati sia la retribuzione che i contributi figurativi. Anche qui, però, i famigerati furbetti non mancano: basti pensare a chi esibisce falsi certificati di invalidità per usufruire di parcheggi comodi o altri benefit. La domanda, a tal punto, sorge spontanea: l’INPS può disporre una visita fiscale durante il congedo straordinario? E, se sì, cosa succede in caso di irregolarità?
Congedo straordinario, quando viene riconosciuto
Questa agevolazione può essere concessa solo a chi ha un rapporto di convivenza con il familiare disabile; quest’ultimo deve inoltre essere riconosciuto ufficialmente come portatore di handicap grave, ai sensi dell’art. 3, comma 3, della Legge 104.
In soldoni, si tratta di uno strumento che garantisce continuità nell’assistenza a favore di chi non può provvedere autonomamente ai propri bisogni; un diritto fondamentale, ma che non va confuso con altri tipi di assenza, come la malattia o il congedo ordinario. Molti lavoratori, infatti, temono che durante il congedo straordinario possa bussare il medico dell’INPS e mettere nei guai colui che lo ha richiesto, ma quanto c’è di vero? In fondo, una scappata in farmacia o una semplice sortita al supermercato per rifornire il frigo sono eventualità più che plausibili, quando si assiste una persona non autosufficiente: cosa dice la legge?

Congedo straordinario e visite fiscali
Rullo di tamburi… ed ecco il responso: chi usufruisce del congedo straordinario per la Legge 104 è esonerato dalle visite fiscali, perciò non è vincolato a rispettare le fasce orarie imposte dall’INPS a chi si assenta per malattia. De facto, non si tratta di una condizione sanitaria personale, bensì di una mera assistenza a terzi.
Attenzione, però: l’esenzione dalla visita fiscale non significa libertà assoluta. L’INPS può comunque disporre altri controlli per verificare che il beneficiario del congedo stia effettivamente prestando aiuto al familiare disabile, spesso accertando l’effettiva convivenza con la persona disabile, oppure vagliando la validità del verbale di handicap grave.