“Nonna, mi hanno dato il bonus, che vuol dire?”: MULTA DA 2000 EURO in automatico I Ti salvi solo con questa dichiarazione, ma devi sbrigarti

Maxi multa - Fsi.it

Maxi multa - Fsi.it (Fonte Pixabay)

Basta una banale dimenticanza, e il postino potrebbe suonare al tuo campanello e consegnarti in mano una vera e propria catastrofe stampata su carta.

Difficilmente il postino è foriero di buone notizie. Molto spesso si tratta di bollette, scadenze e avvisi di pagamento. Nel peggiore dei casi, dalla cassetta delle lettere sbuca un insidioso cartoncino verde, solitamente associato a multe o ad atti giudiziari.

Insomma, di questi tempi conviene stare in campana e cercare, per quanto possibile, di rigare dritto. Negli ultimi mesi gli apparati statali hanno intensificato i controlli su più livelli, e ogni piccolo errore può originare un temutissimo salasso.

Soprattutto quando il monitoraggio si concentra sulle iniziative dei Governi precedenti, molto spesso ritenute fallimentari da quello attualmente in carica.

È il caso del Superbonus, promosso e varato dal Governo Conte II. Come ben sappiamo, Giorgia Meloni e il suo entourage hanno aspramente criticato questa massiccia agevolazione fiscale, ritenendo che essa avesse favorito i furbetti e penalizzato i costruttori, immobilizzando il settore immobiliare e privilegiando soprattutto chi, tutto sommato, non ne avrebbe avuto alcun bisogno.

Le controversie sul Superbonus

Se non vuoi replicare la scena del film “Bianco, rosso e verdone” in cui il protagonista interroga la propria nonna con la celebre battuta “M’hanno fatto ‘n buono, che vordì?“, ti conviene drizzare le antenne. La legge, infatti, non ammette ignoranza, neppure quando evolve alla velocità della luce.

Dal 2020, molti cittadini hanno approfittato dell’introduzione del Superbonus 110%, una misura straordinaria pensata per rilanciare l’edilizia e migliorare al contempo l’efficienza energetica degli immobili. Questa agevolazione ha permesso ai beneficiari di effettuare lavori di ristrutturazione praticamente a costo zero, grazie alla cessione del credito di imposta… ma, come ogni altra iniziativa in Italia, occorre mettere sul piatto anche il “fattore furbetti”. Secondo Giorgia Meloni, successivamente insediatasi al Governo, il Superbonus avrebbe generato un abissale buco nel bilancio statale, e favorito – oltretutto – una serie di comportamenti opportunistici, in pieno stile italiano. Non a caso, l’Esecutivo ha recentemente disposto un capillare sistema di verifiche fiscale, e in parallelo l’Agenzia delle Entrate ha avviato una campagna di controlli mirati. Se non vuoi rimanere col cerino in mano come Carlo Verdone nel suo iconico film, ti conviene scrollare al prossimo paragrafo.

Carlo Verdone - Fsi.it
Carlo Verdone – Fsi.it (Fonte YouTube)

Superbonus, il sorvegliato speciale del Fisco

Il focus degli accertamenti si concentra sulle rendite catastali: molti proprietari che hanno usufruito del Superbonus non hanno dichiarato l’aumento di valore dell’immobile dopo i lavori, eludendo così il pagamento degli importi aggiornati di IMU e IRPEF. Le prime lettere di compliance hanno coinvolto circa 1.800 immobili, e le sanzioni comminate hanno raggiunto anche i 2.000 euro.

Nel caso in cui tu abbia beneficiato del Superbonus 110 senza comunicare i dati al catasto, hai una sola possibilità: quella di regolarizzare spontaneamente la tua posizione entro il 31 ottobre presentando il modello DOCFA, un documento da inviare all’Agenzia del Territorio che può essere redatto da un tecnico abilitato, come un geometra, un architetto o un ingegnere. Del resto, lo enuncia anche un vecchio adagio: “Meglio perdere un dito, che una mano“.