“Festa della Montagna”, a Faenza parterre di ospiti e specialisti

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“Festa della Montagna”, a Faenza numerosi ospiti: da Razzoli e Zorzi. Via il 22 ottobre. Torna per la 58^ edizione. E le attese sono spasmodiche, tra tutti gli appassionati e non solo. Tutti in Romagna, dunque.
Ecco, ci siamo: il grande appuntamento in Romagna, con i due campioni olimpici ad avviare tutto in riferimento ai Giochi di Milano Cortina. Fino al 3 novembre un programma davvero ricco.
Dal 22 ottobre al 3 novembre, torna la “Festa della Montagna U.O.E.I.” a Faenza, per un’edizione (la 58 esima della manifestazione) ancora più entusiasmante, varia e partecipata.
Il titolo dell’evento 2025 è “Connessioni”, in riferimento al legame tra vari aspetti delle terre alte: ambientale, naturalistico, turistico, e anche agonistico-sportivo.
Gli appuntamenti della festa sono il cuore portante e pulsante di una programmazione con ospiti di grande livello, impreziosita sempre di novità e idee per coinvolgere anche i giovani.
Festa della montagna, ci siamo
Una elettrizzante offerta culturale che si sciorina tramite il filo conduttore delle serate, a ingresso gratuito, fissate per la fine di ottobre all’Aula Magna della scuola media Europa, in via Insorti con inizio alle ore 20.45. Il primo step, mercoledì 22 ottobre, sarà un focus sulle Olimpiadi e Paralimpiadi di Milano Cortina.
Un parterre impreziosito da due medaglie d’oro ai Giochi, vale a dire il talento di Reggio Giuliano Razzoli, trionfatore dello slalom di Vancouver 2010, un grande ritorno a Faenza dopo nove anni, e poi Cristian “Zorro” Zorzi, che concluse da par suo la mitica staffetta maschile azzurra che fu il dominatore della scena a Torino 2006.

Grandi protagonisti, grandi serate
Con il fondista trentino, si dibatterà in particolar modo della sede olimpica della Val di Fiemme, per i cento anni del Gruppo Sportivo delle Fiamme Gialle che è al centro del film “Saeculum”, di cui verrà trasmessa l’anteprima.
Giovedì 23 ottobre, spazio a Mario Vielmo, alpinista di Lonigo tra i più famosi a livello internazionale, che nel 2024 fu tra gli scalatori che hanno raggiunto le cime più alte del mondo. “Dalle Piccole Dolomiti ai 14 Ottomila” è il titolo dell’incontro: un viaggio appassionante nella carriera di Vielmo, che ha conosciuto la montagna come universo di libertà.