“Complimenti, sei così vecchio che meriti un PLUS sulla PENSIONE per questo”: 1000 euro per te, ma non per tutti I Controlla il ‘listone’ e scopri se ci sei dentro

Pensionato felice - Fsi.it

Pensionato felice - Fsi.it (Fonte Pexels)

Una folta lista di anziani può finalmente festeggiare: l’aumento della pensione non è più un miraggio. Aumenti fino a 1.000 euro nell’assegno mensile.

Negli ultimi tempi, i nostri anziani sono spesso sottoposti a ristrettezze e rinunce. Merito non solo del carovita e dell’inflazione martellante, ma anche di un welfare che, purtroppo, sembra ripagarli degli sforzi di una vita con il cosiddetto minimo sindacale.

Anni e anni sui campi, nelle botteghe artigiane, in negozi di paese e in fabbriche dai turni massacranti, e per cosa? Per ritrovarsi a contare i spicci in cassa, sotto gli occhi compassionevoli di una giovane cassiera che, probabilmente, vede proiettato davanti a sé anche il suo futuro.

Insomma, anche nel 2025 il tema della pensioni resta più scottante che mai. Nonostante le annuali rivalutazioni, l’aumento degli assegni è rimasto contenuto. Un piccolo sollievo, certo, ma che non serve a garantire ai pensionati uno stile di vita dignitoso e proporzionato alla mole di contributi versati.

Lo scenario è desolante, ma fortunatamente c’è una buona notizia: chi rientra in questa lista da novembre potrà godere di un ragguardevole surplus mensile, che gli consentirà di ricevere fino a 1.000 euro a ogni accredito della pensione.

Pensioni in Italia, un dramma senza soluzione di continuità?

Al momento, gli importi minimi sono assai modesti: circa 534 euro mensili per chi percepisce la pensione sociale, mentre le pensioni minime si aggirano intorno ai 600-700 euro, variabili in base alla contribuzione e alla tipologia di trattamento. Si tratta in ogni caso di cifre irrisorie, a fronte dell’aumento dei prezzi nei supermercati e all’impennata dei canoni di affitto verificatasi in molte città.

I requisiti per accedere alla pensione, attualmente, sono i seguenti: 67 anni di età e almeno 20 anni di contributi, mentre per quella anticipata servono 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini, che scendono a 41 anni e 10 mesi per le donne. Traguardi che si raggiungono solo con il sudore della fronte, e che purtroppo non assicurano una terza età serena a chi vi giunge. Ciclicamente, le richieste di innalzare gli importi minimi fioriscono e si moltiplicano, ma sembra vigere ormai un clima di rassegnazione generale. Non per questa lista di pensionati, però: per loro, da novembre l’assegno sarà assai più ricco.

Pensionata con la nipote - Fsi.it
Pensionata con la nipote – Fsi.it (Fonte Pexels)

Pensioni più ricche: la lista dei fortunati

Mentre lo Stato arranca e fatica a trovare soluzioni soddisfacenti, una specifica area della penisola si è riorganizzata per conto proprio. Si tratta della Provincia Autonoma di Bolzano, che ha confermato una manovra quantomeno rivoluzionaria a beneficio dei suoi attempati residenti.

A partire da novembre 2025, i pensionati del capoluogo altoatesino vedranno il loro assegno salire a 1.000 euro mensili, a patto però di soddisfare due requisiti: il compimento dei 65 anni di età e l’aver risieduto a Bolzano almeno dal 31 dicembre 2024. Si tratta ovviamente di una misura locale, e che risponde a un costo della vita generalmente più alto rispetto al resto dell’Italia. Ma sognare non costa nulla: chissà che il Governo non prenda spunto…