“Sci agonistico e responsabilità”: la sicurezza al centro dell’attenzione collettiva

sci agonistico - pexels - fsi.it

sci agonistico - pexels - fsi.it

“Sci agonistico e responsabilità”: a Rovereto la sicurezza è sul tavolo e, letteralmente, al centro della pista. Convegno cruciale: costi, opportunità, incolumità. Tutto al centro del dibattito. Ecco che cosa è emerso nel meeting voluto da UNVS.

Nella città della Quercia un importante convegno ha coinvolto le parti in causa attorno ai temi ‘caldi’ della sicurezza, della omologazione delle piste e anche dei costi.

L’Auditorium Melotti di Rovereto ha ospitato l’iniziativa in ottica olimpica che è stata presentata e organizzata dall’UNVS (ovvero sia l’Unione Nazionale Veterani Sport) di Rovereto in accordo e intesa con diverse associazioni locali e con l’associazione giornalisti olimpici del Trentino Alto Adige.

Ospiti d’onore di “Sci agonistico e responsabilità”, come alcuni sapranno, i presidenti delle due federazioni che comporranno il programma a cinque cerchi dei Giochi di Milano Cortina 2026.

Flavio Roda (FISI) e Andrea Gios (FISG), con i direttori tecnici dello sci alpino femminile Gianluca Rulfi e del curling Marco Mariani.

Via al meeting “Sci agonistico e responsabilità”

Ad aprire gli incontri, Elio Grigoletto che ha condiviso la scena con Diego Decarli, Franco Bragagna ed Elmar Pichler Rolle per la moderazione dell’incontro.  “La FISI lavora da anni per questa Olimpiade – ha dichiarato Roda – e ritengo che potrà essere un successo sportivo visto che le gare si svolgono in strutture già abituate ad ospitare manifestazioni sportive di alto livello.

Resta un dato: si deve già pensare al dopo Olimpiadi, a come far crescere l’attività, il segmento e le sue prospettive, in modo particolare in riferimento a quelle dei “più giovani che saranno i campioni di domani”.

sci neve agonismo sbowboard - pexels- fsi.it
sci neve agonismo sbowboard – pexels- fsi.it

“Le strutture sono troppo poche”

“Il sogno è quello di fare medaglia in ogni sport, per dimostrare quanto sia cresciuta la qualità dei nostri atleti – ha detto Gios – Il guaio per noi è che le strutture sono troppo poche, e ciò complica la preparazione degli atleti ed impedisce una grossa crescita della base”.

Vari gli interventi degli ospiti, da Lara Naki Gutmann a Ippolito Sanfratello. Rulfi ha parlato del recupero di Federica Brignone e Federico Schena e parlato del lavoro scientifico del Cerism in collaborazione con la Federazione Italiana Sport Invernali per far crescere  le performances sportive.

Sullo sfondo la Provincia di Trento che, come detto dall’assessore Roberto Failoni, cercherà di favorire il dialogo tra FISI e impiantisti in ottica sicurezza: “Avendo competenza primaria su alcune cose, cercheremo di normare la questione perché il fatto che i nostri ragazzi possano sciare solo su piste omologate credo possa creare difficoltà in certe zone. La nostra priorità è che i giovani possano sciare e farlo in sicurezza”.