FIS, Beier: “Messaggio CIO è preoccupante”

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FIS, Beier: “Messaggio CIO è preoccupante”: con parole nette e chiare, il direttore di gara FIS è tornato sul tema, bruciante, della possibile esclusione dai giochi.
“Gli incontri di Zurigo ci hanno dato molta fiducia – ha sostenuto il Direttore di Gara FIS, Uwe Beier – Ci stiamo dirigendo verso la stagione olimpica con uno dei calendari più importanti che abbiamo mai avuto.”
E ancora: “La stagione 2024/25 ha registrato ottimi risultati televisivi sia in Coppa del Mondo che nella rassegna iridata, e la disciplina continua a crescere globalmente a tutti i livelli, sino alla categoria juniores”.
La prossima Coppa Europa consiste in 16 gare maschili e femminili in 8 differenti località, con i giovani atleti che se la potranno vedere anche su alcune piste di Coppa del Mondo.
Forte del trionfale percorso della Junior Regional Cup dell’inverno passato, si valuta con estremo entusiasmo al futuro ma è logico altresì che il dubbio circa la presenza ai Giochi allarma.
“Messaggio del CIO è preoccupante”
“Certo, il messaggio del CIO è preoccupante, ma confidiamo nella leadership della FIS per affrontare la questione e crediamo nella qualità del nostro sport, dei nostri percorsi e dei nostri organizzatori”, ha in effetti dichiarato Beier. “Ovunque guardiamo, vediamo tendenze positive e il nostro obiettivo è continuare a consolidare questo successo”.
Beier ha in più focalizzato l’attenzione sul fatto che lo snowboard alpino sia, sostanzialmente, una disciplina che non necessita di infrastrutture olimpiche extra, offrendo un equilibrio di genere praticamente al 100% o quasi, attraendo in modo costante una forte partecipazione internazionale, con oltre venti nazioni che competono in CdM e, solo nel Mondiale 2025 in Engadina, 12 nazioni differenti sono salite sul podio.

Cosa può accadere in prospettiva
In definitiva, il settore dello snowboard si è trovato a vivere un vero colpo al cuore. Uno di quelli che è impossibile non ammettere: il tutto è dovuto a ciò sarebbe emerso, sostanzialmente, in merito alle ultime riunioni del CIO, quanto alla possibilità che il gigante parallelo possa rientri nei Giochi.
Non consentire al segmento di far parte del carnet olimpico dai Giochi, calendarizzati sulle Alpi francesi nel 2030, è di certo una mazzata per gli appassionati e una prospettiva che potrebbe mettere in ginocchio un segmento in grande ascesa, pronto a esplodere in termini di successo in modo definitivo, ma non pronto, evidentemente – e chi o cosa lo sarebbe, in fondo? – a patire un colpo del genere senza poi non pagarne un proverbiale dazio. Ed è per questo che posizioni chiare come quella di Beier sono più condivise di quel che si possa pensare. La situazione, però, è tutta in divenire.