“Sei in pensione? Canone Rai abolito”: dal 2026 scatta l’azzeramento per questi italiani, ‘nonni’ in festa in tutta Italia

Canone Rai abolito per alcuni italiani (foto Pixabay) - Fsi.it
Notizia importante per i pensionati: esiste la possibilità, a decorrere dal 2026, di non pagare più il canone Rai. Ecco per chi scatta l’azzeramento e come poterlo ottenere.
Fra le tante tasse da pagare nel corso dell’anno, recita un ruolo importante anche il canone Rai. Quest’ultimo, per il 2025, ammonta a 90 euro complessivi. Com’è noto, l’importo è addebitato direttamente all’interno della bolletta per la fornitura dell’energia elettrica e, sostanzialmente, riguarda tutti gli italiani.
Di fatto è una tassa universale, in quanto deve essere obbligatoriamente corrisposta da tutti coloro che possiedano almeno un apparecchio televisivo presso la propria abitazione o, che, in alternativa, sfruttino dispositivi elettronici. Sotto quest’ultima voce, si apre letteralmente un mondo: si va dai computer fissi ai pc portatili, dagli smartphone ai tablet, che danno tutti la possibilità di accedere allo streaming dei canali della tv pubblica.
Dal 2026, però, si paleserà una novità importante, in grado di fare la differenza sul costo della vita mensile di molti italiani. Sgomberiamo subito il campo da alcune ipotesi che possono creare illusioni nel lettore: il provvedimento riguarderà esclusivamente gli italiani titolari di trattamento pensionistico, quindi nulla cambierà per tutte le altre categorie della popolazione.
Si tratta, nella fattispecie, dell’azzeramento del canone Rai per i pensionati. Guardare la tv senza dover sostenere costi ulteriori è un cadeau che non può essere rifiutato da quanti ne hanno diritto. Se è vero che la cifra annuale non è così elevata, è altrettanto innegabile che un costo in meno da sostenere consente di guardare con più serenità al futuro.
Pensionati di tutta Italia in festa: nel 2026 non dovranno pagare il canone Rai
Prima di approfondire la notizia, è d’uopo rammentare che tutte le esenzioni sono gestite mediante la presentazione di un’autocertificazione all’Agenzia delle Entrate, la quale è poi chiamata a verificare i requisiti e, se soddisfatti, comunicare all’operatore elettrico l’esonero.
Non è tutto. L’autocertificazione deve essere trasmessa via PEC o con posta raccomandata entro il 31 gennaio 2026, scaricando i moduli dal sito istituzionale. Insomma, non una passeggiata di salute per coloro che sono meno avvezzi all’utilizzo delle tecnologie più moderne.

Canone Rai abolito: ecco chi sono i pensionati più fortunati
Ma chi sono, quindi, i pensionati che potranno non pagare il canone Rai nel 2026? L’esenzione è prevista in base a requisiti anagrafici e reddituali. In primis, il titolare di pensione che non vuole pagare i 90 euro annui deve rientrare nella categoria over 75.
Non solo: tali persone devono avere un reddito annuo familiare inferiore a 8mila euro. Ecco quindi che si evince con facilità che il diretto interessato non deve inoltre avere alcun convivente con reddito. Soltanto laddove tutti questi paletti siano rispettati si potrà inviare con tranquillità l’autocertificazione all’Agenzia delle Entrate.