Vietato guidare le auto degli altri: approvata la legge, se non sei il proprietario, scendi subito I Serve un’autorizzazione controfirmata o ti spennano

Attenzione a guidare auto non tue (foto Pixabay) - Fsi.it
Allarme tra gli automobilisti, da adesso guidare l’auto di altre persone diventa un serio pericolo: senza autorizzazione firmata si va incontro a conseguenze davvero pesanti.
Sarà capitato a tutti, almeno una volta nel corso della propria esistenza, di mettersi alla guida di un veicolo del quale non si è legittimi proprietari. Magari il mezzo in questione era l’auto di un familiare o di un amico, il cui volante è stato impugnato anche soltanto per darsi qualche cambio nel corso di viaggi lunghi e faticosi.
Una pratica sulla carta non pericolosa, purché – come in qualsiasi altra casistica – si guidi con coscienza e prudenza, rifuggendo qualsiasi distrazione e mantenendo lo sguardo fisso sulla strada. Eppure, con il nuovo Codice della Strada, approvato alla fine dello scorso anno ma entrato in vigore nel 2025, le regole sono cambiate e ciò che un tempo era consentito, oggi è severamente vietato.
Il prestito della propria automobile o di qualsiasi altro mezzo di locomozione è finito prepotentemente nel mirino, ma, in merito a questa particolare casistica, è opportuno fare chiarezza definitiva. Questo, soprattutto, per evitare di infrangere la legge e andare incontro a conseguenze pesanti, che potrebbero rivelarsi davvero rovinose per chi le subisce.
Sgomberare il campo da qualunque ipotesi è l’obiettivo di quest’articolo. Un vero e proprio oracolo a cui fare riferimento per non avere esitazioni e/o tentennamenti e sapere con esattezza ciò che è o non è consentito fare.
Attenzione a guidare le auto altrui: i rischi sono davvero elevati
Innanzitutto, occorre volgere lo sguardo al passato e comprendere meglio cosa è cambiato. Risposta: nulla, o quasi. La novità e la rinnovata attenzione su questa tematica sono imputabili alla volontà delle autorità di rafforzare i controlli, applicando con costanza l’articolo 94 comma 4-bis del Codice della Strada.
Quest’ultimo, in particolare, serve a normare ciò che accade laddove una persona diversa dall’intestatario abbia la disponibilità del veicolo in maniera continuativa. Andiamo a esaminare nel dettaglio cosa prevede e quali sono le diverse casistiche.

Ecco che cosa succede se guidi un’auto di cui non sei proprietario
In primis, c’è il prestito breve o familiare, secondo cui, qualora l’auto sia prestata occasionalmente o venga guidata da un familiare convivente, non sono previste multe. In seconda battuta, se il prestito è a lungo termine (oltre trenta giorni) a una persona non convivente, è obbligatorio inviare il modulo TT2119 alla Motorizzazione Civile per aggiornare il Documento Unico di Circolazione.
Da ultimo, esiste la delega formale. Non è obbligatoria, ma può essere utile in caso di controlli, purché riporti i dati del conducente, la targa dell’auto e il periodo di prestito. La sanzione per i trasgressori può arrivare fino a 3.629 euro, con ritiro del libretto di circolazione.